ecco qua la mia prima FF! oggi avevo proprio voglia di scrivere!
lo so è cortissima, ma l' avevo scritta a mano e sembrava molto più lunga!!
spero vi piaccia!
perdono:era già passato un po' di tempo da quando aveva tradito l' organizzazione e non era ancora successo nulla. Ma Zhalia era preoccupata. Stava pensadno già da diverso tempo di andarsene dal suo appartamento. Ma dove avrebbe potuto andare? Klaus ormai era morto e non se la sentiva proprio di chiedere aiuto a Dante. Non aveva ancora superato del tutto i suoi sensi di colpa; dopotutto l' aveva tradito! Alla fine decise però di partire, avrebbe tovato un posto dove stare per qualche tempo, poi sarebbe tornata al suo posto nella squadra Huntik.
Aveva appena iniziato a fare le valige quando suonarono alla porta: “chi è?” “c' è una consegna”
come temeva gli agenti dell' organizzazione erano venuti a sistemarla. Prese i soldi dalla valigia attivò una bomba e andò alla porta “prego accomodatevi pure!” due agenti buttarono giù al porta e le lanciarono contro un reypulse. Lei lo schivò e li sconfisse con shadow speed. Altri agenti entrarono dalle finestre con i loro titani. Zhalia li sconfisse e prese il suo deltaplano.
Si buttò appena in tempo dalla finestra per poi atterrare sul palazzo vicino.
“è finita dunque, stavolta è finita davvero!”. Ora però non aveva più una casa ed era di nuovo sola.
Come se non bastasse cominciò a piovere. Non ho altra scelta! Usò soul specter per non farsi vedere dagli agenti e andò da Dante.
Quando arrivò a casa sua ebbe un attacco di panico : e se mi cacciasse?no, non lo farebbe mai, non
è il suo stile.. prese coraggioe suonò il campanello. Quando l' uomo arrivò alla porta eli non ebbe subito il coraggio di guardarlo negli occhi, ma Dante la guardave come solo lui sapeva fare e lei non potè fare a meno di perdersi in quei due bellissmi occhi. Non sembrava arrabbiato, piuttosto sorpreso e anche ,forse, felice.La fece entrare e le offrì una camomilla per scaldarsi e riscaldarsi.
No si era mai trovata in una situazione simile, e lei dis ituazioni difficili ne aveva viste tante! Non sapeva come comportarsi ne cosa dire. Decise di alzarsi. Voleva parlargli , ma le parole nn le uscivano. Era li, ferma, per il nervosismo ma anche per il freddo. Alla fine quello che riuscì a dire fu solo “grazie”. Non si era mai sentita in imbarazzo come in quel momento; con tutte le cose che aveva da dirgli er ariuscita dire solo grazie. “di cosa?” le rispose lui. “grazie..” lui la abbracciò.
Zhalia scoppiò a piangere. “perché sto piangendo, io non volevo piangere, e allora perché lo sto facendo?” Dante le prese il viso e la guardò negli occhi, le asciugò el lacrime e la baciò piano. Lei rispose al bacio senza più piangere, lui l' aveva perdonata.