Luogo divertente

Dopo la prova d'ammissione in palestra di Giammo, mi separai dal gruppo, volevo andare al bar per un caffè con una brioche, ma mi attirò lungo la strada un signore, dimostrava una certa età, forse sulla sessantina, aveva già i capelli bianchi e una lunga barba, sulla testa semi pelata aveva dei segni, sembravano tatuaggi, ma avevano anche un aspetto più familiare.
Era seduto per terra e indossava solo una tunica marrone, che però non era un saio; il fatto particolare che mi attirò in quel piccolo vicolo era una fantastica musica, anche se il mio genere di musica era più sul rock, quella musica angelica era perfetta per rilassarmi, dopo una dura giornata passata ad allenarmi, mi sedetti, quasi informalmente accanto a lui, e chiusi gli occhi...
Sentivo quella musica accanto a me, ma non era lui a suonarla, perchè era completamente fermo, cercai di visualizzare da dove provenisse quel suono, e sembrava provenire da sotto di lui. Intravidi una botola, sinceramente assomigliava più ad un fosso, ma era chiuso da alcune sbarre, su cui l'uomo era seduto; pareva dormisse ad un certo punto, quando mi avvicinai più a lui, fino a toccarlo sulla spalla. Nemmeno una scrollata lo svegliò, vidi i suoi occhi, erano di uno arancio chiaro, quasi fosse sotto incanto.
Mi alzai, lo presi per un braccio e lo tirai verso di me, appena si fu mosso da terra di pochi centimetri, l'uomo sparì, come fosse stato lui stesso frutto della mia illusione, anche se non me lo spiegai subito, la prima ipotesi fu che ero pazzo.
Beh, appena l'incanto, per così dire, sparì anche le sbarre sparirono, e sotto, nella botola, trovai un passaggio, ma era così sporco e aveva un odore così fetido, sembrava l'odore di una carcassa di animale, simile a quelle di cani che vidi in Inghilterra.
Beh, me ne sarei andato, se non fosse stato che il mio titano, Antedeluvian si muoveva nell'amuleto, facendolo ondeggiare nella tasca, lo presi in mano e cercai di contenerlo, era come ammaliato dalla musica che continuava a provenire dalla botola, ma che si faceva sempre più fiaco, sembrava quasi svanire, ma ormai mi ero abituato, e non riuscivo più a staccare quel suono dalla realtà.
Mi sedetti anche io sulla botola, non mi sentivo bene, rimisi antedeluvian nella tasca, che intanto si stava calmando, sempre più mi avvicinavo alla botola, e iniziai a sonnecchiare, mi sentivo leggero e rilassato, ma mentre provavo queste dolci sensazioni mi cadde lo zaino che mi ero portato appresso, e da esso uscì un libro, che avevo preso dalla casa di James, prima che mi sfrattasse, senza ricordarmi di restituirglielo. Nella pagina che si aprì, c'era una sorta di elfo verde, aveva gli occhi arancioni e un corpo da caprone, era così bello quel suono che non riuscì a concentrarmi, lessi solo il suon nome: Pan...