~After The Sunset_ |
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| Lunedì, ora di Storia della Musica. Un mio compagno stava leggendo sul libro l'introduzione ad un brano di Chopin, "Polacca". Compagno: «...come puoi notare in questa "Polacca" di Fryderyk Chopin, con la quale l'autore vuole evocare lo spirito erotico e battagliero del suo popolo oppresso.»
Sempre Lunedì, sempre ora di Musica. Stavamo ascoltando il brano di Chopin e sul nostro libro ci sono sempre degli inutili esercizietti che bisogna fare durante l'ascolto. Passa un po' di tempo. Noi siamo tutti stravaccati sulle sedie, c'è anche chi si dondola... La prof ci guarda un po' perplessa. Prof: «Ma dovete fare gli esercizi!!» Tutti: «Aaaaah!» E si sente un rumore generale: quello di venticinque sedie che si riassestano, di venticinque portapenne che si aprono e di venticinque matite che iniziano a crocettare le risposte e di ventiquattro "Mi suggerisci la numero due?"...
Martedì, ora di Matematica Stavamo correggendo i compiti delle vacanze, e la prof chiede il quaderno ad un mio compagno, l'anima della classe. Prof, sfogliando le pagine: «Ma... solo questo hai fatto?!» Compagno, perplesso: «E cosa dovevo fare, scusi?!» Dopo un po', iniziamo a fare espressioni con i numeri relativi. Un mio compagno ne finisce una molto velocemente e trionfante, annuncia il risultato al resto della classe. Molti di noi applaudono. Prof.: «Basta fare clap-clap con le mani...!»
Oggi, ora di Tecnica Il prof nuovo ci stava spiegando il programma, il materiale e il suo modo di fare e di interrogare. «...come se io un giorno entrassi e dicessi:"Signori, oggi scopriremo il peso specifico dell'acciaio!", e qui automaticamente nella vostra testa scatta un "E chissenefrega?"»
Amo la mia classe.
Edited by Loud• - 14/9/2011, 21:53
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