| PARTE 9
La battaglia imperversava, i cercatori avevano riavuto i loro amuleti e ora combattevano tutti insieme con un’ orda di nemici apparentemente imbattibili. Avevano chiamato i rinforzi, ma non bastava. In più i loro bracciali vibravano in maniera strana da una decina di minuti e non era un buon segno, intanto Superman e Sophie non si vedevano ancora.
- Dove diavolo sono finiti quei due? I bracciali cederanno da un momento all’altro! - esclamò Alata abbattendo un paio di cercatori.
- Se non si sbrigano finiremo male. - disse Lok mentre impartiva ordini ai suoi titani.
La squadra Huntik era ricorsa a quasi tutti i suoi amuleti, solo Zhalia, provata dalle magie a cui era ricorsa, non aveva avuto la forza di evocare qualsiasi titano, se non Gareon, che parò aveva resistito poco.
- Sento se hanno problemi - affermò Lanterna azionando la trasmittente nel suo orecchio.
- Superman mi senti? -
- Affermativo - rispose la voce dell’uomo dall’altro lato della linea - abbiamo dei problemi nel disattivare quell’affare, ma Sophie sembra a in grado di farcela -
- Sbrigatevi, qui siamo allo stremo e i bracciali iniziano a cedere -
- Stiamo facendo del nostro meglio, resistete ancora un po’ -
Superman chiuse la chiamata e tornò a guardare Sophie, che, con le dita, stava tracciando dei segni sulla superficie della barriera.
- Ho trovato la soluzione - disse mentre scriveva le seguenti parole:
“L’uomo dovrà porre a uno dei due guardiani la seguente domanda: se io chiedessi all‘altro guardiano qual’è la porta della salvezza, cosa mi risponderebbe? Poi egli sceglierà la porta opposta a quella che gli viene indicata, sicuro che sia quella della salvezza”
- Sei sicura che sia la soluzione giusta? -
- Sì, il ragionamento fila, comunque non avrei tempo di ripensarci, siamo agli sgoccioli, gli altri non resisteranno oltre. -
Appena la ragazza finì di scrivere, la barriera si illuminò e si infranse, lasciando liberò accesso al pannello.
- Benisssimo, ora facciamola finita - disse l’eroe sfondando con un pugno l’apparecchio e facendogli emettere delle scintille.
- Presto, raggiungiamo gli altri! - disse Sophie correndo fuori.
Giunsero dai compagni per dar loro manforte e notarono con piacere che avevano fatto appena in tempo a disattivare il congegno. Insieme sconfissero gli ultimi scagnozzi, ma all’appello mancavano ancora Rassimov e Luthor, i cervelli di tutto.
- Dividiamoci e cerchiamoli.- disse prontamente Superman -Alata e Lok con, quel titano sulla schiena, sorvolate l’esterno e bloccateli se escono, Diana e Zhalia controllate a nord, Sophie e J’onn andrete a sud, Lanterna e Dante a est, io e Flash a ovest. Batman, tu prova a trovare delle tracce -
Stavano per mettersi al lavoro, quando una voce agghiacciante li frenò.
- Molto bravi, davvero molto bravi - disse Lex comparendo dall’ombra. - i tuoi nemici sono degni dei miei Rassimov -
- Io immaginava - rispose il russo comparendo a sua volta.
- La domanda è: ora che hanno dato libero sfogo alle loro energie per sconfiggere i nostri tirapiedi, cosa riusciranno a fare contro di noi? - continuò l’uomo calvo.
- Saremo anche stanchi Lex, ma siamo undici contro due, siete in netta minoranza - ribatté Superman.
- È vero, ma dovete sapere che, mentre i nostri uomini vi tenevano impegnati per tutta la città e io progettavo l’invenzione che avete appena distrutto, Rassimov ha avuto tutto il tempo di portare a termine una missione. - rivelò Lex sogghignando.
- Esatto, io non è venuto qui solo per incontrare un “amico” - confermò il russo.
- Qualunque piano abbiate, non potete farcela contro tutti noi. - disse Lok non molto sicuro delle sue parole.
- Ti sbagli - dissentì Rassimov estraendo un amuleto dalla tasca. Era a forma di testa di drago con una pietra rosata incastonata nella bocca - questo racchiude il titano più potente dopo quelli leggendari. Apparteneva ad un cavaliere inglese, ma giunse in America durante le colonizzazioni europee. Per tutto questo tempo, il re dei draghi ha avuto dimora qui e non nella sua terra d’origine. Ci ho messo un po’ a localizzarlo, ma ne è valsa la pena. Ora distruggili Dragonking! -
L’amuleto si illuminò e, avvolto dalla luce, ne uscì un gigantesco drago dalle squame nero-bluastro, la cui testa sfiorava quasi l’alto soffitto. Aveva due occhi di brace, dalla bocca spuntavano affilatissime zanne e dal naso emetteva due minacciose colonne di fumo. Le zampe avevano un diametro di più di tre metri ed esibivano affilatissimi artigli. La possente bestia lanciò un ruggito che fece tremare la terra.
- Grande Era! - esclamò Wonder Woman sconcertata.
- Ma che diavolo è quello? - chiese Lok sconcertato.
- Dragonking. Conoscevo la leggenda, ma non credevo esistesse - rispose Dante aprendo l’Olotomo per analizzare il titano.
“Dragonking, attacco: 15, difesa: 12, tipo: tiratore draco-titano, dimensione: colossale, abilità speciale: volare, sputare elementi” disse la voce artificiale dell’Olotomo.
- Siamo morti - commentò Lok terrorizzato.
- È troppo grosso per passare dalle porte, nascondiamoci nelle stanze più piccole! - urlò Sophie dirigendosi verso un corridoio. Gli altri la seguirono a ruota senza farselo ripetere due volte. Si spostarono appena in tempo per schivare una palla di fuoco delle dimensioni del mappamondo del Daily Planet che il drago aveva appena generato dalla bocca e sputato contro di loro.
Corsero lungo il corridoio, salirono un paio di rampe di scale e si fermarono solo quando ebbero trovato un ripostiglio così stretto da farli stare tutti appiccicati.
- Ci troverà comunque, un mostro del genere mastica i muri come cracker - disse Lanterna.
- Almeno avremo il tempo di elaborare un piano - replicò Dante.
- Non ce la faremo mai, siamo stremati e quello è un titano potentissimo - disse Zhalia sconsolata.
- Non dire così, ci sarà pure un modo per batterlo - ribatté Sophie.
- Potrei provare a controllarlo con Dendras e Baselaird - propose Lok - se ha funzionato con Overlos, funzionerà anche con Dragonking. -
- Non hai abbastanza energia per due titani e poi hai evocato entrambi prima - gli ricordò Dante.
- Sophie, Albion non era un cacciatore di draghi? - domandò allora Lok all’amica.
- Sì, ma non ho energia nemmeno per Icarus - rispose lei.
- Non cercate un titano che possa battere Dragonking, ma ragionate, nessuno dei nostri è abbastanza potente.- disse Dante.
- È proprio questo il punto! - esclamò ad un tratto Sophie - più un titano è potente, più è l’energia necessaria per mantenerlo evocato. L’energia di Rassimov si esaurirà prima o poi e … -
- … E addio re dei draghi - concluse Lok.
- La domanda è: sopravvivremo fino a quel momento? - disse Flash alludendo agli urti violenti e al tremore del pavimento.
- Ma se noi colpiamo direttamente Rassimov, il titano scomparirà - osservò Batman. - con gli altri ha funzionato -
- Credi che quella lucertola extralarge ci lascerà avvicinare al suo padroncino? - chiese Flash sarcastico.
- Hai un’ idea migliore per caso? - ribatté l’uomo pipistrello.
- È l’unica cosa che possiamo fare, quindi buttiamo giù un piano prima che crolli tutto - decise Dante prendendo l’Olotomo. - Ci divideremo in due gruppi: il primo terrà impegnato il titano, mentre il secondo andrà a prendere Rassimov. Dobbiamo riuscire a portargli via l’amuleto, la Spirale Di Sangue non deve avere Dragonking. C’è qualcuno che può evocare ancora dei titani? -
Lok e Sophie scossero la testa, ma Zhalia annuì.
- Prima ho potuto evocare solo Gareon, ma ora credo di avere energie almeno per un altro titano- disse la cercatrice.
- Ottimo, ma non rischiare con King Basilisk. Potresti restare stremata - si raccomandò Dante.
- Invece è proprio lui che volevo evocare, è il mio titano più potente ed è l’unico che ci possa dare una possibilità di vittoria. - ribatté lei.
- Fa’ come credi allora - rispose Dante, che evidentemente sapeva che non c’era tempo o modo per dissuaderla.
- Stiamo dimenticando Lex. Anche se non ha poteri speciali è comunque una minaccia - fece notare Superman.
- Voi lo conoscete meglio di noi, cosa farebbe in caso di attacco? - chiese Dante agli eroi.
- Di solito lui ci scaglia contro i suoi gorilla, poi noi li prendiamo a calci sul fondoschiena, lui svela il suo piano di fuga e la scampa. - spiegò Flash.
- Lex ha sempre un piano di riserva, quindi dobbiamo stare attenti - disse Superman.
A quel punto, tutto tremò più violentemente e pezzi del soffitto iniziarono a crollare.
- Fuori di qui, presto! - gridò Superman agli altri, mentre lui e Wonder Woman volavano in alto a sostenere il soffitto per evitare che cedesse prima che gli altri fossero usciti.
- Zhalia, Sophie, tenete occupato Dragonking. Lok, con me! - ordinò Dante repentinamente, poi il gruppo dei cercatori si divise.
- Diana, J’onn, Alata, Flash e Lanterna, aiutate le ragazze. Batman, aiutiamo Dante e Lok - ordinò Superman a sua volta. Tutti si mossero alla svelta. La terra tremava più violentemente che mai, l’edificio rischiava di crollare da un momento all’altro e una lotta a chi resisteva di più era cominciata. Chi sarebbe rimasto in piedi per ultimo? Rassimov era così forte da tenere evocato il tremendo titano abbastanza per distruggere i nostri eroi? Oppure sarebbero stati loro a restare in gioco fino all’esaurimento dell’energia del nemico? Tutto era nelle mani della fortuna ormai.
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