Devo dire che, per quanto mi piaccia l'idea del fumetto (che ho scoperto per caso grazie a mio fratello quando era ormai arrivato al numero 7), non posso fare a meno di notare delle lacune immense.
Tralasciando la grammatica carente, che in Italia al giorno d'oggi è un purissimo optional, avete notato l'incongruenza interna?
Mi riferisco in particolare ai fumetti 10-11: com'è possibile che un bracciale costruito nel neolitico e rimasto sepolto fino agli
anni Venti del Novecento, sia poi la chiave per controllare una città del V secolo DOPO CRISTO? Insomma, lasciamo perdere il fatto che gli strumenti si trovino lì, potrebbero essere stati spostati dal loro luogo di creazione, ma questa storia non sta in piedi!
Un'altra pecca invece nell'ultimo, il numero 14:
Ma vi sembra normale che Sophie e Lok ancora non vadano d'accordo con Zhalia, quando nelle ultime puntate del cartone ormai i problemi sembravano superati? Sarebbe lo stesso concetto della bizzarra permanenza di Sabriel?
Il distacco dalla serie animata è immenso, fa quasi pensare che i fumettisti non l'abbiano non solo mai vista, ma addirittura che non si siano mai presi la briga di informarsi! Infatti girando per internet qualche tempo fa avevo notato un'affermazione di Davide "Silverware" Cencini, disegnatore e colorista del fumetto, che lamentava un blocco della produzione a causa della difficoltà nella caratterizzazione del personaggio di Dante proprio a proposito del numero 14. Chiunque abbia guardato la serie fino in fondo sa benissimo come si sarebbe comportato in quella situazione, dove stava esattamente il problema?
Fine della critica al vetriolo, anche se ci sarebbe altro da aggiungere...