| Non preoccuparti, non c'è bisogno di scusarsi, non mi sono offeso, sono voluto intervenire soltanto perché ho sentito la necessità di spiegare come stanno le cose visto che la situazione è proprio il contrario di quello che credono alcuni! I lettori tendono facilmente a immaginare il team creativo dietro una serie come una specie di grande famiglia unita; queste fervide menti tengono di continuo eccitanti riunioni di brainstorming in cui si inventano storyline e titani, e l'andamento della rivista dipende direttamente dalle decisioni che prendono in quanto sono loro i "creativi". Beh, forse questa è la Pixar. In realtà, qui da noi, è tutta un'altra cosa! L'azienda, e solo l'azienda, decide tutta la linea d'azione. Il creativo è l'ultimo anello della catena, l'artigiano, che viene incaricato di realizzare materialmente il prodotto senza che possa mettere bocca a parte per occasionali, piccolissimi aggiustamenti in corso d'opera. E molto spesso i realizzatori di un episodio non si conoscono nemmeno di persona perché vivono sparsi ovunque. Se non sono coinvolti in prima persona nella lavorazione, nemmeno SANNO cosa accade nel numero di un altro: aspettano di leggerlo in edicola, esattamente come voi! Anzi, se non se lo comprano regolarmente, poi magari mi vengono a chiedere chi è quel personaggio che era in quel numero, semplicemente perché non l'hanno letto!
Su Huntik si lavora quasi a compartimenti stagni. Le sceneggiature vengono scritte da sceneggiatori freelance incaricati da Rainbow, e disegnatori e coloristi non hanno alcuna voce in capitolo; a differenza degli sceneggiatori, questi ultimi non sono nemmeno gestiti contrattualmente da Rainbow, perché l'appalto per la realizzazione delle storie ce l'ha Kappa Edizioni. Quindi, riguardo alla tua domanda nel secondo post, noi non siamo nemmeno coinvolti di persona con la Rainbow o Straffi, io personalmente conosco molta gente in Rainbow perché ci vivo vicino e ho amici all'interno, ma Iginio non ho il piacere di conoscerlo. So da fonti ufficiose che Huntik 3° stagione non esiste ancora, ma a noi non dicono un bel niente di queste cose. Per la verità, per tutto ciò che riguarda Huntik Magazine, non comunichiamo nemmeno direttamente con Rainbow, dobbiamo passare per Kappa Edizioni che fa da intermediario su tutto, quindi seguiamo direttive senza sapere, spesso e volentieri, nemmeno da chi vengono!
Quando una sceneggiatura è pronta viene passata a Kappa che incarica di volta in volta un disegnatore e un colorista freelance di realizzare l'episodio, i quali spesso sono costretti a prendere degli assistenti (rimettendoci dei bei soldini) perché non riescono a gestire da soli il carico di lavoro nei tempi previsti. Naturalmente se ci coordiniamo è solo perché riusciamo a organizzarci tra noi, dato che degli autori che lavorano su un numero, magari uno vive a Milano, uno nelle Marche, uno a Palermo e via dicendo, ci teniamo in costante contatto via Skype ma è già tanto se ci siamo incontrati una volta ad una fiera. Mai preso parte a qualcosa che somigliasse a una riunione creativa, a noi le cose le commissionano e basta, per il resto ci autogestiamo moltissimo. Molte decisioni che potreste attribuire a noi vengono in effetti prese in modo unilaterale da Rainbow, per esempio sulle copertine o sulla periodicità. Senza entrare nel merito, è giusto per farvi capire che abbiamo molta meno voce in capitolo di quanto potreste credere!
Riguardo al numero 17 di cui mi chiedevi, e in generale agli elementi di continuity messi un po' a cavolo, hai perfettamente ragione. Quel numero è stato un casino totale perché è stata cambiata la storia quando era già nel pieno della lavorazione. La sceneggiatura originale, infatti, era collocata nella prima serie. Den non c'era e nella parte nel passato al posto di Nostradamus doveva apparire un'antenata dei Casterwill. Quando avevamo completato la metà delle tavole, e a circa tre giorni dalla consegna (per grazia di Dio eravamo in forte ritardo!), arrivò improvvisamente dai massimi livelli della Rainbow l'ordine secco di cambiare il numero per adattarlo alla seconda stagione del cartone animato. E' stata una decisione di marketing che di per sé trovo del tutto condivisibile, ma applicata con poco buonsenso; invece di ripensare i numeri non ancora fatti e introdurre la seconda serie in modo NATURALE, magari facendo un bell'episodio di RACCORDO tra le due stagioni, si è voluto intervenire a gamba tesa anche sul materiale già sviluppato, ottenendo un risultato visibilmente rattopato. E la sceneggiatura di quel numero era pronta da sei mesi! Sarebbe bastato prendere questa decisione un mese prima, quando il numero era ancora tutto a livello di layout, per fare le modifiche con tutta calma, senza creare problemi a nessuno! Se non siamo stati costretti a buttare tutto è stato grazie alla buona volontà dello sceneggiatore e del direttore artistico in Rainbow, che si sono messi sotto e a tempo di record hanno riadattato la sceneggiatura inserendo elementi della seconda serie (il riferimento a Den, l'apparizione di Nostradamus) salvando quasi completamente la parte già fatta, che subì un taglio di due tavole, correzioni minori e purtroppo la sostituzione della copertina già realizzata che a me piaceva moltissimo (quella che fa da testata su questo forum), in favore di una che con la storia non c'entrava niente, addirittura con lo sfondo inserito da loro - io ho fatto solo i personaggi senza nemmeno sapere su quale scena li avrebbero montati, difatti per le nuove cover me li sto facendo mandare così li monto io e li adatto un po'! Tutto questo naturalmente non ha salvato la parte che non era ancora finita, quindi vai un po' a correggere 25 layout, cambiando personaggi e titani (rigorosamente Powerbonded!!! Sono l'ultimissima novità, no?)... e tutto questo di ferragosto, con Rainbow e Kappa chiuse per ferie e io qui a lavorare pure senza direttive, insomma un macello!
Anche al 18 è successa la stessa cosa, ma quello ha avuto il vantaggio che non era ancora stato realizzato, per cui hanno solo adattato la sceneggiatura. Anche per quello avevo mandato una proposta di copertina con Kyojin che fu cestinata. Non so se avete notato, infatti, che adesso vogliono in copertina solo titani della seconda stagione e situazioni senza legami con la storia, i titani che vengono presentati nel fumetto sono del tutto scomparsi! Perché? Perché vogliono un magazine del tutto in linea col cartone animato!
Con uno scossone del genere non è difficile capire perché negli ultimi numeri ci sono delle incoerenze. Forse non dovrei dirvelo, ma ad esempio nessuno si è accorto che se il numero 17 si svolgesse esattamente nel periodo storico indicato, Nostradamus, che nel numero è giovane, dovrebbe essere morto da almeno 10 anni! E' una grossa inesattezza, ma come fai a riscrivere una sceneggiatura in tre giorni senza che ti sfugga qualcosa? Pure allo sceneggiatore che colpa gli vuoi dare? E' già un miracolo se non gli prende l'esaurimento nervoso!
Purtroppo, in questo momento si sta facendo un'operazione di questo tipo: si cerca di sincronizzare il magazine con la serie animata, ma in modo piuttosto brutale. Non c'entrano gli sceneggiatori, loro seguono solo le direttive dall'alto. Ad esempio, il numero 19 salta direttamente alla fine della seconda serie del cartone, quando negli ultimi due numeri l'avevamo appena introdotta; io stesso quando ho avuto la sceneggiatura non mi ritrovavo, perché ci sono degli eventi a monte legati alle ultime puntate del cartone che non ho visto - e a proposito, ci sarà la Spirale di Sangue. Per colmare il gap inseriscono delle note nelle rubriche in apertura, ma secondo me stanno rischiando seriamente di disorientare i lettori, perché io stesso che ci lavoro e conosco bene la storia mi sento disorientato! Forse lo fanno per spingere i lettori a guardare il cartone, ma resta da vedere se è una buona idea... che succede ad esempio se uno salta le rubriche? La continuity di un fumetto non dovrebbe basarsi sulle note!
Comunque a parte tutto grazie per i complimenti e chiedo scusa per il lungo post, spero che ora abbiate più chiaro qual è il nostro ruolo nell'economia del magazine e che, nei limiti di quella che è la nostra parte, cerchiamo di farla al meglio! Alla prossima!
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